Andar per arte e’ come spulciare tra vecchi oggetti profumati dall’uso ,levigati da sapienti gesti ed ingentiliti da storie lontane. Cosi’ mi ritrovo, come per magia, fra luci e penombra,ad osservare il quotidiano, la nascita di un’ispirazione che credo sia istinto e passione, per scoprire come in un dischiudersi di scatole cinesi, la donna artista e non l’artista donna. La differenza che le separa e’ data dal quotidiano da cui scaturisce il suo essere straordinario. Al di la’ delle luci patinate scorgo allora squarci di vita; mi rendo complice di piccole avventure e di grandi speranze. Abituo i miei occhi a scoprire l’arte la’ dove meno ti aspetteresti di trovarla, in una trase “ puccio un po’ qua, un po’ la’ e il colore viene da se’” tanto semplice da essere perfetta. E allora attraverso la conoscenza dell’animo, ammiro i dipinti con occhi nuovi, perche’ l’artista non e’ piu’ l’essere che vive nei colori, ma diviene donna, vicina di casa, amica, confidente toccata da una sensibilita’ e da una sapienza tali da scorgere, percepire, sentire il quotidiano in maniera tanto intensa e profonda, da renderlo straordinario.